Do ut des..
Do ut des è una frase latina dal significato letterale «io do affinché tu dia» e in senso traslato «scambiamoci queste cose in maniera ben definita». L'aiuto professionale è un processo complesso nel quale non c'è semplicemente chi è in condizione di disagio e chi può aiutarlo, ma due soggetti profondamente coinvolti in una relazione di scambio, dove entrambi in reciprocità impareranno qualcosa. Si tratta di un rapporto asimmetrico, tra chi è in condizioni di poter offrire e gestire aiuto e chi invece richiede l'aiuto; è un rapporto caratterizzato da un insieme differenziato di risorse, che vengono scambiate, sulla base di un "contratto" per la costruzione di un progetto comune. Aiutare professionalmente significa lasciare pochi margini alla "passività" propria e dell'altro ed alla possessività di chi aiuta e di chi è aiutato; significa soprattutto attivare all'interno della relazione le potenzialità dell'individuo e stimolare l'empowerment personale.
L’obiettivo generale che ci proponiamo è quello di esplorare il rapporto Educatore-Utente da prospettive diverse, per coglierne le complesse articolazioni, le sfaccettature, i colori cangianti e intensissimi che ne caratterizzano il divenire e seguendo una visione di relazione professionale contrattuale domandarci “Cosa siamo disposti a dare e ricevere in relazione d’aiuto?”. Berne affermava che tutto ciò che un professionista della relazione d’aiuto deve ricevere dal proprio cliente è il proprio onorario… e se non fosse soltanto così? Il nostro lavoro è dentro la relazione, e proprio nell'incontro io-tu avvengono continuamente scambi di segnali di riconoscimento che vanno a soddisfare bisogni più o meno impliciti non solo del cosiddetto destinatario diretto o indiretto, ma anche dell’Educatore. Essere consapevoli di quanto e come accettiamo/rifiutiamo noi stessi, di cosa ci aspettiamo o non ci aspettiamo dall'altro e dei nostri bisogni in relazione ci rende non soltanto più efficaci ma anche più appagati, ci permette di legittimare non solo la soddisfazione dell’altro ma anche la nostra, svincolandosi dalla dipendenza dagli esiti operativi. La consapevolezza della nostra unica e irripetibile modalità di Dare/Ricevere vuole essere anche una riflessione di come siamo e stiamo con noi stessi e diventa, quindi, una bussola di auto-supervisione mentre siamo e stiamo con l’altro.
Metodologia della Relazione d’aiuto
Area tematica: Burnout
Formatore:
Ivan De Paola, formatore senior e counselor psicosociale ad indirizzo Analitico Transazionale